Bologna in saldo!

Ho trovato un ottimo soggetto per inaugurare la mia reflex Canon 1200D. Mentre tutte erano in montagna a sciare e a riempire instagram di foto innevate, io sono scivolata fino a Bologna a godermi il 1° giorno di Saldi.

Ho fatto un giro pre-saldi nella mia Mantova (potete leggere qui) e ho fatto danni, così ho deciso di continuare spostandomi a Bologna proprio sabato 1° giorno di saldi.
Non ho mai visto una città così viva e piena di gente che assaporava la città in lungo e in largo. Come ha cantato Guccini:

Bologna è una vecchia signora
dai fianchi un po’ molli
col seno sul piano padano
ed il culo sui colli,

Bologna arrogante e papale,
Bologna la rossa e fetale,
Bologna la grassa e l’ umana già un poco Romagna
e in odor di Toscana…

Sono andata in macchina così l’orologio non mi era nemico e poi non volevo limitarmi alla città. Avevo pianificato di salire al Santuario della Madonna di San Luca. Ogni estate almeno in una delle mie vacanze, lo vedo sempre in lontananza dall’Autostrada che mi porta alle vacanze, ed emana sempre un gran fascino. Tutto solitario su quella collina, domina la città con una vista mozzafiato e genera un mix di emozioni difficili da spiegare.
IMG_1682 copiaIMG_1684 copiaIMG_1688 copia

IMG_0261 copiaIMG_0258 copiaIMG_0264 copia

IMG_1694 copiaIMG_1693 copiaIl momento del pranzo rimane sacro. Ho scovato un locale che ha meritato voto 10: Osteria Da Bertino. Esteticamente fermo agli anni ’50, poco importa, questo ristorante ha una marcia in più: menù tipico emiliano, non ho potuto rinunciare ad un piatto di tagliatelle alla bolognese. Mentre mangiavo mi è partita l’Aida da tanto erano divine.  La carta vincente è la proposta dei piatti tipici : la pasta rigorosamente “tirata” a mano dalle sfogline ed usata ad arte per tutti i primi; i secondi con i bolliti a farla da padroni dopo essere stati ore sul fuoco, milioni di lingue, testine, cotechini zamponi, manzi, immolati insieme al carrello degli arrosti, sull’altare di palati esigenti. Accoglienza come solo gli emiliani sanno fare, ho terminato il pranzo con un carrello dolci degno di una vetrina di Dior conciata per Natale.

Arrivata in città, sono stata investita dall’orda barbara di donne che marciavano per le vie alla ricerca del saldo perfetto. Sembrava un’autostrada umana, gente che seguiva percorsi immaginari senza dare segnali di resa.
IMG_1725 copiaIMG_1727 copiaIMG_0286 copia IMG_0273 copia IMG_0281 copia IMG_0292 copiaIMG_0288 copia

Non poteva mancare la passeggiata in Via D’Azeglio, la via di Lucio Dalla, dove ogni cosa parla di lui, con vetrine dedicate come quelle dell’Hotel Roma, dove si possono ammirare foto storiche private e oggetti per lui indispensabili come il clarinetto o gli occhiali da sole tondi e il basco nero.

IMG_1746 copiaIMG_1747 copiaHo cercato in tutti i modi di spendere, ma forze avverse (e preghiere di chi mi ha accompagnata) me l’hanno impedito. Ho imparato che il 1° giorno di saldi non porta mai a nulla di buono per me. Sconsolata sono tornata a casa col mio bottino fotografico degna di una giapponese alle prime armi. Una cosa è sicura: avere una reflex è una droga, prima o poi diventerò una giapponese A+, parola mia!
IMG_0269

6 risposte

  1. Splendide foto Vale, io sono stata a Bologna due volte per lavoro, anni fa, tenevo un corso ad un cliente e ad un distributore della ditta per cui lavoro, lavoravo in centro e mi è piaciuta moltissimo, con i portici, poi molto viva la sera, insomma ne conservo un piacevolissimo ricordo

  2. Non stento a credere che tu abbia sentito l’Aida mangiando le tagliatelle bolognesi! E’ davvero una bella città, ci sono stata solo un paio di volte di ritorno dalle vacanze anche se mi piacerebbe viverla di più! Detto ciò complimenti per il tuo blog, è un po’ che ti seguo su fb e tramite il blog di Francesca, con cui collabori! Quindi ora non posso che seguirti ovunque, non vedo l’ora di leggere altri tuoi post! 😉

Lascia un commento

Skip to content