Se mi innamorassi degli uomini con la stessa velocità che mi spinge ad amare e comprare le borse, potrei inviare la mia candidatura per sostituire Brooke Logan di Beautiful.
Non passa mese e stagione che non decida di comprare la borsa adatta al momento o all’evento. La borsa per me deve accompagnare, completare ed essere comoda senza rinunciare al gusto estetico. Ne ho davvero di tutti i tipi, brand e colori, ma ogni volta trovo sempre nuove scuse per allargare la collezione.
Ho da poco comprato il secchiello in camoscio di Coccinelle, una decisione partorita nel negozio di Verona preso in ostaggio per almeno un’ora dove io davanti allo specchio ho provato qualsiasi modello. Ultimamente adoro le borse con colori che ostentano abbinamenti alla Picasso, ma il dilemma è sempre quello: meglio grande o piccola. Da Coccinelle ero indecisa su due modelli diametralmente opposti come forma, come utilizzo, come materiale, insomma totalmente.
Se da un lato la borsa piccola è un gioiellino da indossare anche a mano, che contiene l’indispensabile, dall’altra la borsa più grande ti risolve i problemi di uscite incerte dove ti può servire l’universo.
Le borse piccole sono utili se siamo certe di non aver bisogno, ad esempio, di ritoccare il makeup, dover caricare lo smartphone o portare con noi il tablet. Non possiamo pretendere di avere la stessa versatilità di una borsa capiente. Però da Coccinelle, ho provato l’iconica Arlettis, modello mini e nonostante le misure ridotte sono riusciti a renderla una borsa davvero portabile in più occasioni: ben organizzata, grazie alla presenza di tasche e cerniere messe al posto giusto. E’ una vera it-bag, utilizzata da moltissime star di Hollywood, l’Arlettis è una borsa particolarmente piatta, ma molto capiente, con una chiusura che la rende riconoscibile da qualunque altra borsa. Può essere indossata a spalla, ma anche a mano. Esiste in tre dimensioni (mini, media e maxi) e almeno due versioni, la Arlettis “classica” e la pochette. Per questa primavera la news sono i colori pastello, come tanti sorbetti estivi che ricordano caramelle e fiori declinati nelle varie finiture: camoscio e stampa pitone, oltre alla classica pelle vitello.
Un po’ più capiente, invece, il modello Clessidra dal gusto più vintage, si chiama così per la chiusura dorata che riprende appunto, la forma di una clessidra. E’ adatta sia per il giorno che per la sera e per questa stagione sono uscite nuove stampe molto geometriche e colorate, direi psichedeliche.
A confronto, queste borse, hanno un utilizzo differente, ecco perché la mia indecisione sul prossimo acquisto non è ancora risolta. Voi quale preferite?
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