Latito sul blog, ma appena posso scappo a rigenerarmi. Vedo il sole, le temperature iniziano ad essere gradevoli e io sento il richiamo della curiosità di non stare ferma. La settimana scorsa ho mollato pc e lavoro e sono scappata sul Lago di Garda, ho fatto il tour completo via terra. Non sapete il bene che fa staccare la spina.
Partita da Mantova, si raggiunge il lago in mezz’ora. Il Lago di Garda è il maggiore lago italiano, incastonato tra le province di Brescia, Verona e Trento, le sue coste sono un susseguirsi di borghi caratteristici e spiaggette suggestive. Non fatevi ingannare dalla latitudine, qui il clima è mediterraneo e in questo periodo dell’anno le bouganville fiorite e i limoni quasi pronti da raccogliere spuntano da tutti i giardini.
Non mi sono fatta mancare nessuna sosta, ho lasciato da parte i paesi più inflazionati (memori di serate selvagge in gioventù passata), concentrando il tempo su quei paesini più caratteristici: partendo dalla costa bresciana, seguendo tutta la Gardesana (la statale panoramica che circonda il lago) fino alla fine della costa veronese.
E’ bello visitare il lago durante la settimana in bassa stagione, quando il turismo è meno dirompente (da metà maggio ad ottobre arriva l’invasione tedesca): perfetto da visitare in moto, ma anche in auto, si è rapiti dai panorami mozzafiato. Passato Sirmione, Desenzano, Salò, passato Gardone Riviera e con tristezza abbandonata l’idea di visitare il Vittoriale, la cittadella dimora storica di D’Annunzio (purtroppo non è visitabile per i portatori di handicap), ho proseguito fino a Toscolano Maderno col suo porticciolo incastonato nel lago con una meravigliosa passeggiata a ridosso della montagna e con l’odore dei boschi che inebria l’aria.
Poi su, proseguendo la costa, di paese in paese, passando per Limone, dove il nome ti fa capire cosa vedranno i tuoi occhi e il profumo aspro che annuserai. Le tipiche costruzioni che riparano gli agrumeti, terrazzamenti e opere d’arte di architettura agricola donano al paesaggio un diverso colpo d’occhio.
Ancora più su, facendo il solletico al Trentino Alto Adige, fino al giro di boa di Riva del Garda, la punta più a nord del lago, la ‘porta di accesso’ alla costa veronese. Riva del Garda è il centro principale del territorio del Garda Trentino. Il clima favorisce la vegetazione tipica dell’area mediterranea: limoni, olivi, allori e palme, una vera oasi di Mediterraneo ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Il centro di Riva del Garda affascina per l’arte e le opere d’architettura, testimonianze di storia antica e di un passato ricco di arte e cultura.
Proseguendo giù col vento frizzante e il Lago increspato, si attraversa la zona più ventilata, dove gli amanti del kitesurf e windsurf trovano il divertimento estremo: Torbole, Malcesine…
Si continua ancora fino a Bardolino, situato a circa 30 chilometri ad ovest da Verona, su di un territorio collinare stretto tra il lago, ad ovest, e la collina morenica, ad est, che separa il lago stesso dalla valle dell’Adige, nel punto in cui questo sfocia nella Pianura Padana. Bardolino è perfetto per il passeggio da shopping, con una meravigliosa ciclabile che costeggia il Lago. E con questo il mio tour è finito, arrivando a Peschiera del Garda, seguendo le indicazioni Mantova, home sweet home.