L’anno scorso c’erano le slipper, quest’anno tocca a le babouche.
Siamo al 7 maggio e del sole nessuna traccia. Tra divano e plaid con temperature che ricordano novembre, con piedi freddi annessi, voglio parlarvi delle babbucce per questa stagione che dovrebbe arrivare, prima o poi.
Le babouche sono scarpe che non ce l’hanno fatta. Sì perché si possono indossare col tallone in forma giusta e sono scarpe, poi le puoi indossare come “fossi scappata di casa” e abbassi il tallone trasformandole in babbucce (cit.). Un po’ da venditrice di fichi secchi a Marrakech, non ho ancora valutato se oltre che comode possono essere degne di nota a livello estetico. Con le babouche non solo si sdogana una forma di scarpa un dall’effetto trasandato, alias ‘gattara’, ma con loro cambia il modo di camminare. Già immagino il suono, il ciabattare simulando una gara di sci di fondo per non perderle. Meno male che con la bella stagione non vedremo più quelle rivestite di pelo di quest’inverno. Saranno finite come cultura batteriologica per debellare le tarme delle cabine armadio di qualche fashion blogger.
Niente di nuovo all’orizzonte, dopo averle viste addosso a Carrie in Sex & The City, abbiamo maturato il coraggio di indossarle per andare a comprare le uova. Ci abbiamo messo qualche tempo, ma ora ci sentiamo fighe come non mai. Comode sono comode, è abbastanza ovvio, niente tacco, chiuse in punta, pellame o tessuti morbidissimi, ma sforziamoci di non chiamarle semplici ciabatte per non rovinare tutto l’effetto garçon, con un pizzico di estro in più.
Fregano il posto a sandali flat e mocassini, d’altra parte, è come se fossero l’unione di queste due calzature, strizzano l’occhio a slippers e mules, vengono re-inventate dalle case di moda più famose fino alle catene low-cost più alla portata di tutti i conti correnti, trasformando il modello “babbucce da camera” molto stile Maria Antonietta, adatte sia per un pubblico elegante o più rock giocando su dettagli, materiali ed applicazioni.
Da Santoni a Bally, da Zara a Massimo Dutti o Maison Margiela, ogni modello con caratteristiche differenti: tra frange, nappe o fibbie dorate
– COME ABBINARLE? –
Con le babouche ci si può sbizzarrire, pur tenendo presente il contesto dove poterle indossare, perché come tutte le calzature, non sono adatte ad ogni occasione. Con i jeans piuttosto che con long dress e gonne alla caviglia.
Perché i trend, spesso, sono solo fuochi di paglia e l’eleganza è altamente infiammabile.
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