Il look per il capodanno inizia con “mi vesto di nero”, termina con “mi hanno eletto Regina del Carnevale di Rio” e in mezzo accadono cose che nemmeno Tim Burton potrebbe descrivere meglio.
Partiamo dalla scelta dell’intimo dove la gara si vince a mani basse, basta scegliere cose al limite della decenza cromatica. Dovrebbe esistere una legge in tutto il regno che vieti questa tradizione orribile di conciarsi con l’intimo che potrebbe essere piacevole solo per i tori. Indossare le mutande a capodanno è un qualcosa di talmente trash che pure i vostri sederi dovrebbero ribellarsi costringendovi ad una serata sul ‘trono’ (che non è così comodo e così dorato).
Il buon auspicio di certo non va relegato al vostro fondoschiena, optate per un tocco di rosso che non giochi un ruolo di macchia nel vostro look. DO NOT PANIC! può essere un buon inizio. Non andate in apnea da ricerca spasmodica al dettaglio, non mi diventate superstiziose proprio per questo capodanno.
Vi vedo già in fila a quest’ora, mentre le commesse forse iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel di quel tour de force chiamato festività. Pregustano già le tartine al salmone, si rendono conto di non aver fatto in tempo a disboscare i propri arti, ma tanto il vello le riscalderà mentre saranno a festeggiare in piazza, al freddo. Voi no, proprio ora non potete fare a meno di correre a comprare l’ultima amenità per questo Capodanno, come se vi servisse per non sentirvi fuori luogo con un cerchietto in testa carico di piume e bottiglie di plastica, finte. O per accaparrarvi l’ultimo abito con scollatura chirurgica che lasci intravedere tutta la merce che i vostri ipotetici ‘cacciatori’ non si sono filati per 365 giorni, quel vedo-non vedo che dimostra solo merce in saldo, purtroppo per voi. Il pomeriggio intero passato davanti all’armadio per essere certe di rispolverare il look più trash, qualcosa che possa competere solo con il concertone di Gigi d’Alessio su canale 5. Già lo so che per conciarvi al meglio ed essere elette ‘capotrenino’ rischierete di arrivare tardi al cenone comprato dal take away dalla vostra amica per fare bella figura, con quel carico di maionese e pesce crudo che vi porterà la prima sorpresa del 2017 già domani mattina, in bagno.
Chiedo lumi sul perché sputtanare l’intera tredicesima, per comprare orribili look venduti appositamente per questa ricorrenza, che hanno la qualità della carta vetrata che Muciaccia utilizza nei tutorial di Art Attack. Vestiti e accessori talmente luccicanti da costringere i vostri amici ad indossare gli occhiali da sole fino a domani mattina.
No, non chiedetemi da dove mi spunta questa fase poetica da 366° giorno dell’anno, solo che trovo così banale dover divertimi per forza facendo cose sceme, ripetute negli anni. Sono vecchia? sono un Grinch? può essere però non me la racconto. Che poi mi spiace raccontare in modo così crudo la realtà dei fatti, sono certa che converrete con me, anche se vi rode.
Santa eleganza persa per strada, ritrova la via per rendere il capodanno meno di merda rispetto a quanto ci ha già fatto credere il 2016.
…e se proprio, in un atto di estrema bontà, riuscite a darmi ragione, il capodanno non esiste ed è solo un gran bastardo (scaricate per credere, leggere per ridere).