Da novembre, mese in cui Valentina urla il suo primo vagito, a ottobre: un anno al contrario. La nascita, l’infanzia, la scuola, la famiglia, le gioie, gli amori, il sesso e un po’ di dolori. Né un diario, né un calendario, dodici mesi che parlano di una vita vissuta comodamente seduta su quattro ruote. Nessun caso clinico, solo la narrazione vivida e impertinente di una vita che incontra ostacoli a volte più imponenti delle barriere architettoniche, cercando di rendere stabile qualcosa che è nato in bilico. Non un’autobiografia, ma il racconto di dodici mesi lunghi trentasei anni…