Bergamo è un gioco di altezze tra salite e discese per scoprire una bomboniera di arte, storia e panorami. C’è da sudare, da giocare tra acceleratore e freni che funzionano, ma missione compiuta: anche Bergamo è stata vista.
Vi racconto le 12 ore che ho passato a Bergamo, prima di partire per Lisbona.
Ho sempre vissuto Bergamo come un trampolino di lancio tra l’aeroporto di Orio al Serio e la meta delle mie vacanze, ma questa volta avendo qualche ora a disposizione ho voluto fermarmi in città per raccontarla attraverso i miei occhi, vivendola in carrozzina, munita di Triride. Visitare la città senza il triride, ma spingendosi o facendosi spingere è una situazione complicata per le pendenze che si estendono su tratti molto lunghi e su terreni fatti di ciottoli o sassi e non mi sento di consigliarlo se non siete ben allenati.
Bergamo è divisa tra città alta e bassa, la distinzione è data dalla posizione. Bergamo alta è la zona che ho visitato, mentre nella parte bassa ho solo dormito al B&B Bergamo in una stanza accessibile.
Grazie alla collaborazione con Visit Bergamo e alla guida Nicola Eynard ho visitato tutti i siti accessibili della città. Per raggiungere Bergamo alta abbiamo utilizzato il bus salendo poco distante dall’hotel e scendendo alla fermata vicino alla funicolare. Sono sempre stata curiosa di visitare Bergamo per poter provare l’ebrezza di salire a bordo della funicolare, il mezzo di trasporto storico e panoramico che collega la zona bassa al borgo alto. La funicolare esiste dal 1887, è una vettura rossa molto caratteristica, come un tram che sale in obliquo lungo la pendenza per arrivare in quota alta. Già questo tragitto ti fa ammirare tutta la città. Con la carrozzina salire sulla funicolare è abbastanza agevole: sono previste pedane elevatrici per portare la carrozzina a quota dell’entrata del vagone, che non ha dislivelli d’accesso. Ho provato sia quella che collega città bassa a città alta e quella da città alta fino a San Vigilio.
Bergamo è cinta da mura medievali, le Mura venete, che dal 2017 sono state proclamate Patrimonio Unesco dell’umanità. Bergamo alta non è pianeggiante, tranne il centro storico di Piazza Vecchia e la Piazza del Duomo che rappresenta il salotto dove turisti e cittadini bergamaschi, dove si mescolano tra bar storici e il fulcro storico artistico cittadino.
La prima sorpresa è stata la visita alla Torre Civica, chiamata da tutti Campanone, dove salendo al punto panoramico si può ammirare Bergamo a 360°. La torre è completamente accessibile e la terrazza è raggiungibile grazie ad un ascensore di vetro interno, che si può prendere entrando a fianco del negozio di souvenir.
La particolarità di Piazza Vecchia e Piazza del Duomo è la divisione storica tra la parte amministrativa da quella religiosa della città. Varcando il portico del palazzo comunale si entra nella zona religiosa dove a sinistra si trova il Duomo mentre proprio davanti allo scorcio la Basilica di S. Maria Maggiore e a destra il Battistero. Ho visitato la Basilica entrando dall’entrata accessibile che si trova sul fianco sinistro. L’interno è imponente, niente che si colleghi alla facciata. Ha un tiburio ottagonale e pianta a croce greca arricchita, l’interno è imponente e ricco di particolari: dagli arazzi ai muri, al Confessionale dei Fantoni che da solo vale l’intera visita alla Basilica, fino ad arrivare ad un particolare che non avevo mai visto prima. Raggiunto il coro ligneo all’interno dell’abside centrale, ci sono una serie di tarsie di immagini simboliche, ovvero “picture a claro et obscuro” il cui significato enigmatico fosse conforme alle storie bibliche, vengono scoperchiate per il pubblico la domenica durante la funzione religiosa. Sull’iconostasi si possono ammirare le quattro tarsie più grandi, coperte dalle proprie “imprese” simboliche: da sinistra a destra Sommersione di Faraone, Arca di Noè, Giuditta, Davide e Golia. Protette simbolicamente dai rispettivi coperti geroglifici o ad “impresa”, si posso considerare una summa di tutti i temi e di tutte le allusioni sviluppati nelle “invenzioni” e nei pannelli simbolici collocati sul perimetro interno del Coro intarsiato di S. Maria Maggiore, che funge da sacro recinto posto a protezione del Sancta Sanctorum.
Ho deciso di vivermi Bergamo a piedi all’aria aperta per battezzare la nostra nuova amicizia, ho consumato quasi tutta la batteria del mio Triride, ma ho cercato di non perdermi nessun particolare, lasciandomi la voglia di ritornarci per entrare nei Palazzi e conoscerla dall’interno.
Consigli:
1) più manutenzione per le pedane elevatrici di accesso alle funicolari con personale qualificato;
2) mappatura dei locali commerciali accessibili: in città alta pochissimi sono accessibili a chi è in carrozzina;
3) creare una sezione sul sito dell’ente del turismo utile a capire i luoghi accessibili o le barriere architettoniche presenti.
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