Non so a quale giorno di quarantena sono arrivata, ma tenerne il calcolo mi aiuta poco. Sono piena di vorrei, ma non posso, veri, pesanti e che mi mandano l’umore in altalena senza essere in sindrome pre-mestruale. In questo momento di ritiro coatto dalla vita pubblica ringrazio di saper usare i social per finalità migliori di condivisione di gatti e tazzine glitterate.
In questa Italia che non si ferma e usa i balconi come megafoni e valvole di sfogo per non creare nuove puntate di “Shining”, c’è un paese unito e compatto nell’aiutare il prossimo: piovono tantissime iniziative solidali nei confronti delle strutture ospedaliere, uniche fonti di speranza per uscire dalla tragedia. Grazie alla piattaforma di crowdfunding Gofundme sono attive raccolte fondi in ogni parte del Paese per cercare di mobilitarsi per sostenere il sistema sanitario duramente messo alla prova dall’emergenza Coronavirus.
Raccolte fondi di ogni genere, ma con l’unico obiettivo di semplici cittadini di rendersi utili nella causa comune: dalla creazione di nuovi reparti di rianimazione, all’acquisto di macchinari per la respirazione artificiale, di mezzi tecnici e di materiale monouso come mascherine o abbigliamento igienico per medici e personale sanitario.
RACCOLTA FONDI PER MANTOVA
Anche a Mantova la situazione non è delle migliori. Come sapete in questa emergenza sanitaria, tutta la Lombardia non sta passando un bel momento: siamo la regione con più contagi. Come cittadina sono scesa in campo come ho potuto e ho realizzato una raccolta fondi (ancora in atto) in favore dell’Ospedale “C. Poma” della mia città. Come confermato dalla struttura stessa, tutte le donazioni che arriveranno verranno utilizzate nell’immediato sul fronte della strumentazione e degli arredi aggiuntivi l’impegno dell’azienda è notevole. Una cifra significativa spesa per monitor, ventilatori, pompe a siringa, videolaringoscopi per intubazione e l’acquisto di portatili digitali che acquisiscono radiografie al torace in grado di accelerare la diagnosi.
Si parla di 1 milione e 167mila euro nell’arco di due settimane: acquisti per 610mila euro in apparecchiature, 72mila in arredi e attrezzature, 240mila per ulteriori dotazioni provenienti dall’agenzia regionale ARIA e dalla Protezione civile; donazioni per 245mila euro.
Il mio pensiero fisso è arrivare al traguardo di questa raccolta fondi per trasmettere quanto prima tutte le donazioni alla struttura ospedaliera.
Il traguardo sono 50 mila €, ma spero di superarli e continuare a poter aiutare la struttura durante tutta l’emergenza.
Se si vuole, è possibile effettuare anche un bonifico bancario:
IBAN IT06A0538757820000003098257 intestato a Associazione Pepitosa in carrozza
Causale: “Emergenza Coronavirus POMA”
LE RACCOLTE ATTIVE IN TUTTA ITALIA
Tutto è iniziato con la raccolta organizzata da Chiara Ferragni e Fedez che hanno lanciato l’iniziativa di raccogliere donazioni per implementare di nuovi posti il reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano che è arrivata in pochissimo tempo a sfiorare i quattro milioni di euro.
Anche il mondo della moda non è rimasto indifferente: da Armani a Dolce & Gabbana, Bulgari ed Etro hanno donato per diversi realtà sanitarie. E il mondo dello sport attraverso le squadre di calcio o iniziative di singoli allenatori o calciatori, o Valentino Rossi, solo per citarne alcuni.
Ormai in ogni regione, per quasi tutti gli ospedali sono previste raccolte fondi che meritano attenzione.
L’elenco è lunghissimo:
tramite la Fondazione Spedali Civili raccoglie donazioni per acquistare immediatamente materiali e dispositivi necessari alla cura dei pazienti colpiti da Coronavirus negli ospedali di Brescia;
il San Matteo di Pavia, a Modena per il Policlinico, a Roma per lo Spallanzani.