Il jet-lag di una domenica solare

Finisce l’illusione dell’estate:
l’oscurità che cala nel meriggio
rende più buie e corte le giornate

Fermi tutti! Posso confermare una notizia che girava da tempo ma alla quale non credevo: esistono le 7.30 del mattino anche di domenica ed ecco perché sono qui a scrivere questo pezzo.
“Che ore sono, sarebbero e saranno?” è la domanda di questa domenica. Che noia mortale, è solo tornata l’ora solare. Non picchiate la testa nel muro, risintonizzate gli orologi col resto dell’Italia: lancette spostate indietro di 60 minuti. Approfittiamo per mettere indietro anche un po’ di ansie oltre che le lancette.

Immagino la vostra sveglia di stamattina, un occhio aperto, i calcoli matematici mentali sul da farsi, dormire o alzarsi, capire che niente è comunque cambiato. Soprattutto chiedersi se la sveglia sul comodino dice tutta la verità, perché di certo l’orario non si aggiorna in autonomia e ieri sera è stato un sabato sera con tutti i connotati previsti. Avete ancora un’unica speranza: possedere uno smartphone, perché si sa che questi aggeggi giocano a bilanciare la nostra rovina e la nostra salvezza. Oggi ci salveranno, infatti appena acceso sarà svelato l’unico vero e solo orario esatto. Nemmeno la tv ci aiuta più, la Rai non investe più nemmeno nell’ora esatta…ci è rimasto solo il televideo come ultima salvezza catodica.
Vi vedo con gli orologi di casa perfetti e il lunedì mattina in macchina con l’orologio sincronizzato sul fuso di Tokyo, vi vedo col libretto delle istruzioni in testa ma non in mano, perché si sa che girano voci sulla sua presenza, ma nessuno lo hai mai veramente visto.
Essenzialmente sono tre le cose davvero negative dell’ora solare:
1) è arrivato l’inverno;
2) aver fame 1h prima e mangiare 1h dopo;
3) la bolletta della luce sarà più cara.
E’ conclamato che oggi è il RincoglionimentoDay, il nostro corpo non sa più cosa fare e chi è gufo o allodola, paragonando chi ama andare a letto tardi e chi invece svegliarsi presto, oggi sosterrà la battaglia dell’anno, ma la giornata passerà in fretta, già mezza è volata col dubbio amletico della colazione/pranzo/merenda. Il dramma sarà domani che è lunedì, che è un dramma a prescindere dall’orario.
Vedo Giacobbo che si lecca i baffi sul nuovo mistero di Kazzenger: perché quando tolgono l’ora legale puoi dormire un’ora in più, ma regolarmente ti svegli 2 ore prima?
Non ci rimane che un minuto di silenzio per tutti coloro che quando chiedevamo l’ora ci rispondevano: “l’ora di ieri a quest ora”.
Buongiorno/buonanotte Italia!
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