Sono stata al TTG di Rimini per la prima volta. E’ un’esperienza da ripetere e oggi qui voglio spiegarvi il perché.
C’è una prima volta per tutto. Arrivi a Rimini e ti accoglie un quartiere fieristico con una mega fontana che ti fa venir voglia di tornare bambina per far finta di esserci inciampata dentro. Venerdì era una giornata estiva con 26°C e la combo Rimini/spiaggia/mare era molto allettante, però il lavoro ha prevalso. C’era una missione da rispettare e e la tabella di marcia per visitare tutti gli stand programmati e gli appuntamenti segnati era nero su bianco nel quaderno degli appunti. Sono partita con un pensiero molto chiaro: raccontare di viaggi accessibili, un tema di nicchia, ancora troppo tralasciato sia in domanda che in offerta o forse troppo ‘finto’, fatto di recensioni poco veritiere che nella verità rendono viaggi dei veri incubi per chi ha difficoltà motorie, ad esempio.
Varcare l’ingresso di questa fiera del turismo è come partire per un lungo viaggio, macinare km per visitare e conoscere tutti i posti del mondo con i loro stand. Perché visitare una fiera del turismo? lasciamo perdere le risposte che spaziano da “mi piace viaggiare” a “ho i numeri per scroccare viaggi gratis” che con me vengono bloccate sul nascere. Visitare il TTG è utile se hai uno scopo lavorativo che possa generare contenuti importanti per gli enti del turismo o strutture ricettive e per te che vuoi dare sempre più senso a quanto fai nella vita di ogni giorno.
Nel mio caso, quando viaggio cerco di raccontare e far vedere la meta attraverso i miei occhi senza esagerare con i puri dettagli tecnici: il solo fatto di esserci può significarne la fattibilità e la fruibilità a chi vive in carrozzina come me.
PERCHE’ VISITARE IL TTG DI RIMINI?
Nelle settimane prima della fiera ho cercato gli espositori che mi interessavano di più e ho preso appuntamento per una visita in stand. E’ molto importante questo, così si ha più sicurezza di avere un addetto interessato realmente alla propria proposta. Mai dimenticare di consegnare biglietto da visita e mediakit contenente la nostra “vita 2.0” con obiettivi, traffico e paragoni per mettere in rilievo i nostri punti di forza, soprattuto farlo senza mentire, perché la rete non perdona. Oltre a questi, ho consegnato in alcuni stand un progetto di viaggio specificando come vorrei strutturarlo e cosa posso offrire per quest’idea. E’ importante essere chiari con gli interlocutori, si tratta sempre di lavoro ed è bello cercare di differenziarsi dalla solita offerta del mondo travel.
Ho programmato le visite agli stand dividendoli per Italia, Europa e resto del mondo (in modo molto geografico) e facendo la distinzione tra strutture ricettive, enti turistici, regioni e club di prodotto. Non ho tralasciato nulla. Per il padiglione Italia consiglio di non tralasciare i vari stand “visit+regione”, es. Visit Liguria, Visit FVG, etc etc. perché in un unico luogo si ha la panoramica di cosa può offrire quel territorio.
Non dimenticare le realtà più piccole di nicchia, sempre interessate alla collaborazione con i blogger per far conoscere le loro particolarità, magari da associare ad un blog tour più allargato.
Pensando al tema dell’accessibilità, nel padiglione Italia ho avuto contatti con gli stand: Calabria, Visit Piemonte, Visit FVG, InLombardia, Valle D’Aosta e Sicilia (dove in questi mesi ho visitato tanto e scritto molto per far capire le potenzialità di questa terra). Viaggio per dialogare su cosa realmente non funziona, in chiave propositiva, ragionando con gli addetti ai lavori del luogo, perché scrivere di viaggi è raccontare a chi non ha visto cosa si è perso finora. E quasi mai esiste una località impossibile da visitare anche per chi ha difficoltà a muoversi.
Essere stata Rimini mi ha fatto stringere nuovi rapporti professionali anche con realtà turistiche vicino a casa, magari già visitare senza cogliere altri aspetti importanti da raccontare e il Lago di Garda sarà una di queste prossime tappe. La fiera è anche il momento per incontrare colleghi e amici che da online a offline non facciamo differenza di abbracci: Sabrina Musco, Eleonora Tramonti, Silvia Ciriegi e il collega di ruote Danilo Ragona con Luca Paiardi
Il TTG è anche la fiera dei desideri e io ne ho 2 grandi grandi da voler realizzare: vedere l’aurora boreale e fare il coast to coast degli Usa. Non sono irrealizzabili, però vanno programmati al dettagli per non avere brutti scherzi e dover rinunciare a tappe importanti. Quindi la fiera del turismo serve anche a questo: a chiarire perplessità sulla fattibilità di un viaggio, stringere contatti utili a come impostare i movimenti e cosa non tralasciare per respirare tutta l’atmosfera.
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13 risposte
Ho letto con piacere questo articolo sulla tua prima esperienza al TTG, perché l’anno prossimo vorrei partecipare anch’io con i progetti legati al mio sito. Spero davvero che tengano in considerazione le tue proposte perché affronti un ambito ancora poco curato nel mondo, quello dei viaggi accessibili. Puoi dare un valore aggiunto al settore del turismo. Ti auguro davvero di realizzare i tuoi sogni con il supporto degli enti e delle strutture!
Non ho mai visitato questa fiera, ma mi sembra davvero interessante!
Mi piace la scelta di raccontare i viaggi accessibili.
Per quanto riguarda i tuoi desideri, li condivido in pieno..lo spettacolo dell’aurora boreale dev’essere magnifico e un viaggio coast to coast davvero emozionante!
Hai ragione, non sono irrealizzabili, ma vanno programmati con cura!
XOXO
Cami
http://www.paillettesandchampagne.com
Purtroppo quest’anno non sono riuscita ad andare e leggendo il tuo post sto piangendo ancora di più!!
Purtroppo quest’anno non sono riuscita ad andare e leggendo il tuo post sto piangendo ancora di più!!
brava, hai fatto bene a sfruttare quest’opportunità se è quello che ti piace e ti piacerebbe fare =) =)
poi viaggiare apre sempre la mente e lo spirito =)
deve essere stata una bella esperienza, non sapevo proprio dell’esistenza di questa fiera!
Bel riassunto, mi hai fatto venire voglia di andare il prossimo anno!!
E mannaggia che non ci siamo salutate :'(
Che bella esperienza! Ammiro molto il tuo impegno nel raccontare i viaggi accessibili, tematica di grande interesse sociale e di cui non si parla a dovere.
Anche a me piacerebbe partecipare a una fiera del genere, non come blogger ma come un’appassionata di viaggio.
Molte blogger che conosco partecipano con piacere al TTG, sembra davvero imperdibile!
deve essere stat una bellissima esperienza, il prossimo anno ci vorrei andare…..
Ne ho sentito parlare molto!! Mi hai incuriosita ancora di più leggendo il tuo articolo! Prossimo anno andrò sicuramente!