Il nostro vocabolario può vantare un nuovo termine, ed è già tormentone: SELFIE.
Dimentichiamoci i facili entusiasmi, è ufficiale che non abbiamo inventato nulla di nuovo, abbiamo solo alimentato e incentivato la crescita di un uso smodato dell’autofografarsi.
Diciamo che i social network, in questo, hanno dato una turbo spinta.
Il primo Selfie è datato dicembre 1920, in quel caso si trattava addirittura di Usie (Selfie di gruppo).
Il termine “Selfie” è stato incoronato Word of the Year 2013 dall’Oxford Dictionary e l’utilizzo di questa espressione nella lingua inglese è aumentata del 17.000% dal 2012. Instagram è il social network top quando si parla di selfie, infatti sono state condivise oltre 75 milioni di foto taggate con l’hastag #selfie.
Questa moda ha infettato proprio tutti in tutto il mondo: è arrivato a spostare l’attenzione persino alla Notte degli Oscar.
La foto postata su Twitter dalla presentatrice Ellen DeGeneres ha ottenuto centomila retweet in pochi minuti, quasi 800 mila in trenta; oltre 2,5 milioni in tutto, direi il triplo di quelli prodotti dal tweet con cui nel novembre 2012 Barack Obama annunciava, con la moglie Michelle, il 2° mandato.
E’ proprio il caso di dire che è stato un Tweet da Oscar e ora il fenomeno infestante non ha più freni e crescerà sempre di più.
Non raccontatemi che anche Voi non avete mai postato sui social una vostra foto fatta in autonomia?!? Succederà sempre, perchè queste foto sono la prova di un vissuto, una testimonianza di un’emozione, di imprimere la vostra presenza e renderla visibile a chiunque.
Allora su, accendete lo smartphone, una pettinata e sparatevi questa posa come se non ci fosse un domani. Potrà solo risollevare il vostro ego e sarà la medicina più efficace che possa esistere.