Qualcosa di straordinario sta accadendo in Europa, ma a Milano con il Festival Presenti accessibili si è scritta un pezzo di storia di una cultura, finalmente, accessibile. Il 1° evento in Italia, proposto da Oriente Occidente con Al.Di.Qua.Artists, Ministero della Cultura e Regione Lombardia, presentato dall’attivista Marina Cuollo.
Presenti accessibili ha invitato il mondo della cultura a interrogarsi sul tema dell’accessibilità, sostenendo la nuova generazione di artisti di danza e teatro con disabilità, nell’idea di favorire la partecipazione di tutti e tutte sia in termini di pubblico che di professionalità.
Talk, approfondimenti, convegni e laboratori con un pubblico partecipante di 80 operatori da 46 diverse istituzioni dall’Alto Adige alla Puglia, tra compagnie, festival, teatri, università, centri di formazione, 110 le persone accreditate per il convegno istituzionale in Regione Lombardia, in cui le ragioni degli artisti con disabilità
hanno incontrato programmatori e decisori politici, a cui si aggiungono rappresentanti di oltre 20 istituzioni di tutta Europa che hanno seguito i lavori in streaming.
PRESENTI ACCESSIBILI E L’INCLUSIONE CULTURALE
Sempre di più, il settore artistico si sta rendendo conto della necessità di attuare gli impegni a lungo dichiarati, per raggiungere una maggiore diversità nelle arti: non solo per il bene della società, ma anche per il bene delle arti stesse. Diversità di visione come pubblico, come addetto ai lavori e come performer.
Essere artista con disabilità, in Italia, significa fare i conti con barriere strutturali e stereotipi cheGli artisti con disabilità trovano ostacoli durante tutta la loro carriera:
- Come aspiranti giovani membri del pubblico, che non si vedono rappresentati sul palco, sullo schermo o nei musei;
- A scuola, all’università, al conservatorio o all‘Accademia di danza, dove sono spesso respinti o emarginati;
- Nel corso delle loro carriere professionali – con sedi, programmi, corsi di formazione professionale, residenze e networking, tutti inaccessibili agli artisti con disabilità.
In Europa il 12,8% della popolazione tra i 15 e i 64 anni ha una o più disabilità. Se si calcola l’interezza della popolazione europea, essa è composta per un quinto da persone con disabilità. Si tratta del 19% della popolazione. Un dato che chiarisce come sia urgente pensare a nuove forme di rappresentazione e di partecipazione: PRESENTI ACCESSIBILI si propone proprio questo.