L’anello di fidanzamento è una promessa, c’è poco da fare. Per quanto se ne possa dire e per quanto si possa denigrare si tratta di un simbolo, di un preambolo all’evento più importante. Non tutte le donne lo desiderano, questo è vero, però tra quelle che negano di desiderarlo ce n’è un numero corposo che mente spudoratamente.
Non più legato esclusivamente al matrimonio come una volta, oggi l’anello di fidanzamento più amato è qualcosa che va oltre, qualcosa che si unisce con le speranze romantiche della donna che torna bambina per un attimo, qualcosa che piace anche per il suo senso estetico.
Perché, diciamola tutta, un brillante è per sempre sì, ma fa anche la sua degna figura, per questo è necessario saperlo scegliere bene seguendo tutti i criteri del caso. L’inconveniente potrebbe essere quello di scegliere quello che non si addice al nostro essere e alla nostra idea di amore. Che sia eterno o meno quello non è un dettaglio legato all’anello in sé.
C’è una spiegazione che chiarisce l’idea di regalare un gioiello di valore. Il motivo è che rappresenta una promessa che, almeno fino a qualche tempo fa, era considerata per la vita. Quale promessa migliore di questa merita un oggetto più prezioso?
Passato e presente
L’idea dell’anello di fidanzamento per suggellare una promessa d’amore risale alla cultura romana, ma già prima qualcosa di simile era stato pensato.
Già tra gli egizi e i greci si consacravano le future nozze con un pegno d’amore che il fidanzato donava all’amata. Presso i Visigoti e Germani invece l’anello valeva come contratto nuziale.
Sempre in epoca romana, si diffuse l’idea di indossare l’anello sull’anulare della mano sinistra, perché un tempo si credeva che da questa parte del corpo partisse una vena diretta al cuore, la cosiddetta (e ormai celebre) vena amoris, ma si tratta soltanto di una delle moltissime tesi.
Regole per la scelta perfetta
Dicevamo che un anello è per sempre. Questa idea si potrebbe legare a un oggetto di valore come no, perché solitamente dovrebbe contare il gesto. Detto questo, un anello non è soltanto un solitario. La sua origine di pietra più resistente in assoluto perfettamente si lega all’idea di un amore indissolubile ed è per questo che si regala.
Non è necessario dilapidare uno stipendio per promettere amore eterno, questo è certo, basterà scegliere un anello di fidanzamento che sia adatto alle esigenze e ai gusti della donna che lo indosserà ogni giorno.
Ci sono però delle regole da seguire che sono principalmente tre.
1. Fissare un budget. Secondo il galateo del matrimonio si dovrebbe spendere una cifra pari a due mensilità dello stipendio, ma considerato che l’amore è una questione di cuore questa regola risulta obsoleta. Fissare un budget sarà utile per fare una cernita tra tutti gli anelli che piacciono di più scartando quelli più cari e meno cari rispetto a quello che si può spendere.
2. Attenzione allo stile della donna che lo indosserà. Un anello non vale l’atro, proprio per questo è necessario avere ben chiaro lo stile della donna alla quale sarà regalato. Questo perché una volta messo piede in gioielleria o navigando su un e-commerce (serio e di qualità!) le possibilità saranno davvero numerosissime. Conoscere lo stile della donna in questione in fatto di materiali, pietre e modelli renderà possibile non perdersi tra la miriade di anelli
3. La misura. Sembra banale, ma se l’idea è quella di fare una sorpresa, accertarsi della misura del dito prima di fare l’acquisto sembra il minimo. Basterà prendere un anello nel suo portagioie e il gioco è fatto!