Weekend all’Elba scoprendo Porto Azzurro

Isola d'Elba

L’Isola d’Elba è una delle isole italiane che preferisco ed è stata la meta delle mie vacanze per molti anni. Questa volta sono arrivata sull’isola per conoscerla in modo differente, in 72 ore, insieme ad altri instagramers, fotografi e blogger abbiamo cercato di scoprire e raccontarvi una zona in particolare: Porto Azzurro.

Porto Azzurro da scoprire

Mi piace viaggiare per raccontare ciò che vedo dalla mia visuale da seduta. Ecco perché ho deciso di tornare all’Elba e concentrarmi su un luogo in particolare: Porto Azzurro. Come una guida turistica accessibile cercherò di raccontarvi questo luogo sia come emozioni, sia come notizie importanti per chi si trova in carrozzina e vorrà venirci come turista.

Partendo da Mantova in auto, si raggiunge Piombino in circa 3 ore. All’Isola d’Elba si arriva solo con la tratta del traghetto, che parte da Piombino e arriva a Porto Ferrario. E’ la tratta che ho scelto, ma ci sono vari porti di destinazione. Questa volta, per arrivare sull’isola, ho utilizzato il traghetto della BluNavy, perché hanno un’assistenza per diversamente abili molto efficiente e con le loro navi si può arrivare sul ponte superiore esterno senza barriere architettoniche (sono presenti montascale e pedane per superare gradini per arrivare all’esterno).

Sbarcata a Porto Ferraio, con la mia auto ho raggiunto Porto Azzurro in 20 minuti, uno dei comuni più famosi dell’isola, famoso anche per avere il carcere a picco sul mare. Porto Azzurro è un piccolo borgo marinaro, un labirinto di stradine che partendo dal mare racchiudono locali e artigiani caratteristici.
Nel viaggio non ero sola, abbiamo creato un gruppo di “social persone” che potessero trasmettere il luogo in diverse sfumature: dai video, al drone, ai blog, fino ad Instagram. Tre giorni pieni di condivisione, spunti e visuali da portare con se anche dopo la fine del viaggio. Il videomaker Simone Armanni, le blogger Alissa Casagrande, Ilaria Vangi, Giada Sanchini e gli instagramer Francesco Rosati, Massimiliano Macii, Santo Diano, Alessandro Biti e Carlotta Muti hanno reso Porto Azzurro una bellissima favola che in pochi conoscono.

Ho partecipato al “Rallye Elba”, la prova elbana del Campionato Italiano Rally 2018, quarta delle otto prove stagionali della massima serie nazionale di corse su strada, ho visitato la cittadella del carcere di Porto Azzurro e sono uscita in barca con il diving center Stefano Sub [ve ne parlerò meglio in un prossimo post dedicato] per cogliere gli aspetti dell’Isola d’Elba.

Porto Azzurro, per chi è in carrozzina, è un paese abbastanza accessibile dal punto di vista della pavimentazione urbana con il rifacimento della piazza lungomare ricoperta in granito dell’Elba sempre soleggiata e bellissime panchine rifinite con pensiline cariche di piante rampicanti per trovare un po’ d’ombra. Per raggiungere alcune “zone alte” del paese sono presenti delle vie in pendenza, non facili da superare in autonomia, ma avevo portato con me il Triride sono riuscita a non rinunciare a niente. Ogni giorno abbiamo pranzato e cenato nei locali caratteristici del paese, perché anche questo vuol dire conoscere davvero un luogo, anche attraverso i suoi sapori e qui il pesce in ogni condimento regna sovrano.
Isola d'Elba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Porto Azzurro mi è piaciuta?

Non puoi non amare Porto Azzurro, con il mare e i paesaggi caratteristici, questa meta è perfetta, anche per famiglie con bambini. La località è adatta anche per una vacanza veloce o duratura con diversi accessi alle spiagge, anche fattibili per le carrozzine, pur non avendo passerelle. Ho parlato di barriere architettoniche per vivere Porto Azzurro e devo dire che, in complesso, la situazione è gestibile, l’unico problema rimangono i locali commerciali: pochi sono accessibili per accedervi o servizi igienici adeguati, c’è ancora tanto da fare. L’isola è meta turistica, questo implica l’arrivo di turisti di ogni provenienza e tipologia, credo che una maggiore attenzione ai bisogni potrebbe essere un valore aggiunto per quest’isola.

Isola d'Elba

 

Particolari di Porto Azzurro

Nel weekend elbano non mi sono persa solo tra viuzze, mare e sole, ma sono entrata in carcere. Non proprio nel senso letterale, ma siamo saliti fino al forte e siamo entrati tra le mura perimetrali della prigione, nella cittadella carceraria. Nonostante il luogo “poco free” e carico di significato, la vista da lassù merita.
Isola d'Elba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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